At the show with the artist: Elena Ricci incontra Frans Masereel
Frans Masereel ci dona una personalissima visione della vita, una visione che comprende ogni aspetto dell’umanità, dal più elevato al più basso, come parte di un tutto.
Qualche tempo fa vagavo tra i corridoi di una libreria e casualmente il mio sguardo si è posato su un piccolo libro con una bellissima xilografia in copertina. Il volume si trovava come un ospite inatteso tra i fumetti: Frans Masereel, “Libro d’ore”. Accade spesso che sotto una copertina molto accattivante si celi una delusione piuttosto che una rivelazione. Ma questa volta, aprendo il libro, sono entrata in un mondo visionario e realistico, ironico e poetico, fatto di bellezza e bruttezza, di grandi slanci e bassezze. Ho capito di essermi imbattuta in qualcosa di meraviglioso, sia da un punto di vista artistico che da un punto di vista umano.
Chi è questo Frans Masereel? Nonostante il mio amore per la xilografia di quel periodo, per qualche misterioso motivo non avevo mai visto le sue opere. Frans Masereel è un pittore e illustratore fiammingo, nato a Blankenberge nel 1889, la cui opera è vastissima ed è costituita in gran parte da incisioni su legno. Ha illustrato libri di Zweig, Rolland, Whitman e Rilke, ha collaborato con quotidiani e riviste di stampo pacifista. Ma soprattutto, dopo la Prima Guerra Mondiale, ha inventato i “romanzi per immagini”. Sono libri composti di sole immagini, in bianco e nero e in sequenza, senza nessuna parola scritta, a eccezione del titolo. Anticipano i graphic novel, ma rimandano anche ai film di animazione e al film muto.
Tra il 1918 e il 1925 Masereel pubblica cinque romanzi per immagini, tutti eseguiti con la sua tecnica prediletta, la xilografia, che rende la sua figurazione spigolosa, contrastata, primitiva, essenziale, adatta a rappresentare gli aspetti più crudi della condizione umana.
“Vendere un quadro va bene”, spiega Masereel, “ma poi quello sparisce in una collezione o presso un privato qualsiasi ed è tutto finito: una specie di sepoltura di prima classe. Ho scelto l’incisione perché mi dà modo di raggiungere molte più persone.” Masereel ha un intento divulgativo. I suoi libri di sole immagini raggiungono persone di tutte le estrazioni sociali, per diffondere un messaggio pacifista e libertario. La sua visione, però, più che politica e ideologica mi sembra essere caratterizzata da una profondissima umanità.
Nel “Libro d’Ore”, il cui titolo rimanda agli antichi libri miniati di preghiere, che scandivano la giornata dei loro proprietari. Vediamo il protagonista, un uomo giovane e ingenuo, arrivare in una città brulicante di persone e imbarcarsi nelle più diverse avventure, come fosse alla sfrenata ricerca di qualcosa; lo vediamo perso tra la folla, tra i palazzi e i fumi della città moderna; lo vediamo felice fra le gambe di una prostituta; lo vediamo ballare e cantare, aiutare qualcuno, arringare, giocare con i bambini, schernire i preti e i borghesi, abbandonarsi alla tristezza, pregare, orinare sulla città dai tetti dei palazzi, amare. È una figura errante che non trova mai il suo posto, che anche in mezzo alle persone è sempre sola. Infine lo troviamo vagare tra i boschi, fondersi con la natura e con il cosmo, per finire il suo viaggio carnale e spirituale nel mondo, non senza concedersi un’ultima beffa.
From Frans Masereel, My Book of Hours, 1919 (English edition, 1922). From Frans Masereel, My Book of Hours, 1919 (English edition, 1922). From Frans Masereel, My Book of Hours, 1919 (English edition, 1922). From Frans Masereel, My Book of Hours, 1919 (English edition, 1922).
[Qui il link al sito Masereel Group, dove è possibile visionare la versione digitale di molte opere di Frans Masereel. Qui, invece, il link al Fans Masereel Centrum, dinamico centro d’arte contemporanea, nonché residenza per artisti e curatori, intitolata al maestro neerlandese. Ndr]
Frans Masereel ci dona una personalissima visione della vita, una visione che comprende ogni aspetto dell’umanità, dal più elevato al più basso, come parte di un tutto. Il suo protagonista, proiezione dell’artista, guarda al mondo con occhi puri, alle volte osservandolo e mantenendo le distanze, altre lasciandosi travolgere dagli eventi, altre deridendolo e altre ancora amandolo e ammirandolo con meraviglia. Il suo sguardo e la sua opera sono un abbraccio incondizionato all’umanità, in tutta la sua grandezza e in tutte le sue piccolezze.
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Nota: Elena Ricci è nata a Roma nel 1973, vive e lavora a Milano. Si è formata a Parigi all’Ecole Nationale Supèrieure d’Arts Paris-Cergy, dove ha studiato pittura e disegno. La sua pratica artistica interessa le sfere della psicologia, dell’antropologia, della mitologia e delle religioni.
September 20, 2021